Relazione del presidente e bilancio 2012
Relazione Morale del Presidente
Carissimi soci buona sera a tutti e grazie per essere intervenuti alla nostra assemblea annuale, quest’anno siamo molto in ritardo sulla tabella di marcia ma ciò è dovuto al fatto che, per motivi di burocrazia legati al progetto “Costruiamo la gioia” i viaggi in Madagascar e la permanenza in quel paese mi hanno tenuta lontano dall’Italia più a lungo del solito, infatti anche ora sono rientrata da appena due giorni e nei miei occhi, ma soprattutto nel mio cuore ho bene presente le situazioni viste e vissute visitando i Centri da noi sostenuti.
Quest’anno, ancora di più dell’anno scorso se guardiamo le aride cifre di bilancio ci rendiamo conto di quanto la crisi in atto nella nostra Europa ci abbia penalizzato, ma da un punto di vista umano e morale posso invece assicurarvi che i nostri interventi in Madagascar sono stati positivi e molto apprezzati dai missionari con i quali ormai collaboriamo da tanti anni, perché siamo riusciti nonostante tutto a portare avanti in modo molto concreto le attività in corso, che ora vi illustrerò brevemente.
Cominciamo con il SAD.
SONO 1405 i SAD ancora in essere, nei Centri di:
- Scuola elem. e media nel Lebbrosario di Ampasy,
- Scuola elem. Foyer disabili di Andemaka,
- Scuola media disabili di Tanjomoa,
- Scuola elem e media villaggio di Andemaka,
- Scuola elem.e media nel quartiere di Soavinirena (Tananarivo)
- Scuola materna e elem.Quartiere di Antsororokavo a Fianara,
- Scuola materna, elem.e media Centro Botovasoa
- Centro figlie della Carità a Vohipeno,
- Scuola materna e elem. Quartiere di Tanakydy a Manakara,
- Scuola materna san Luca a Manakara e scuola elem, media e superiore San Michel a Manakara.
Certo i SAD in essere sono un 30% in meno dello scorso anno, ma, nonostante questo, siamo riusciti a garantire scuola, mensa, fornitura scolastica e grembiulini a tutti i circa 2000 bimbi delle nostre scuole più lo stipendio ai loro 49 insegnanti che ci hanno ripagato con una media di promossi del 98%. Sia San Michel a Manakara che Ampasy sono state premiate dal ministero della pubblica istruzione come le due migliori scuole della regione.
Per garantire la mensa scolastica senza avere costi aggiuntivi per le “cuoche” abbiamo chiesto alle mamme di impegnarsi a rotazione per questo servizio, in cambio del pranzo per la loro famiglia nei giorni che lavoravano. Questa idea ha funzionato benissimo.
Ovviamente con 1400 SAD e 2000 bambini, solo le quote SAD non sono stati sufficienti a coprire i costi e abbiamo dovuto integrare le quote con l’utilizzo delle erogazioni liberali dei nostri sostenitori e con il ricavato delle iniziative messe in atto per la raccolta fondi:
- mercatini,
- Bomboniere solidali.
- Tigellata.
- Iniziativa Natalizia.
- Le manifestazioni organizzate dalla famiglia Cinini per ricordare Eleonora, la figlia scomparsa in un incidente di macchina in Perù,
Tutto si è potuto concretizzare solo per la generosa risposta dei nostri sostenitori, che ci hanno permesso, anche a marzo di questo anno, di saldare il debito con l’impresa che ha realizzato la costruzione del complesso scolastico San Michel “Progetto Eleonora per Vincere” che ha un costo complessivo di euro 550.000: un bel traguardo di cui tutti possiamo esserne orgogliosi.
Abbiamo anche completato il pagamento della ristrutturazione del Foyer di Andemaka.
La nota dolente è stato il dover tagliare l’aiuto ad alcuni dei centri che sostenevamo pur non avendo SAD (per mancanza di nuove richieste). Con la crisi che ha fatto diminuire di molto le donazioni, non abbiamo più potuto realizzare i margini sufficienti per poter garantire alla Suora responsabile dei Centri di Ambatoabo(125), Bekatra(180) e Lokomby(192) i fondi necessari per scuola, mensa e stipendi degli insegnanti, e per questo motivo circa 500 bambini non hanno più potuto, per l’anno scolastico 2012/2013 frequentare la scuola dalle Suore e avere un pasto sicuro al giorno. Naturalmente abbiamo promesso che, se verranno tempi migliori, sicuramente riprenderemo gli aiuti.
E’ continuato invece il sostegno (senza SAD) per il Centro nutrizionale di Manakara che assiste i bimbi nati sotto peso per le carenze alimentari delle mamma durante la gravidanza, e quelli che, per la grande povertà delle loro famiglie, senza quest’opera iniziata da Sr. Noeline con il nostro aiuto, morirebbero di “FAME”.
Allo stesso modo abbiamo continuato ad aiutare Sr.Patrizia per assistere i poveri che necessitano di cure mediche, medicinali e ricoveri in ospedale, e i carcerati che vivono in una situazione che non riesco a trovare le parole per descriverla.
Non dimentichiamo i nostri dieci studenti del liceo e universitari, tra cui: Roden che è stato uno dei primi bimbi curati nel Foyer di Andemaka per postumi da poliomelite, gravemente colpito alle gambe, che sta frequentando l’ultimo anno di ingegneria, Jildà diplomatosi quest’anno Perito elettronico, Olivia Fisioterapista e Momot tecnico ortopedico.
Grazie al “Gruppo missionario di Agra” sempre molto attivo si è potuto garantire lo stipendio e quindi la scuola per i centri di Iakora e Ivohibè gestiti dalle Suore Nazarene.
Anche il progetto “Capanne” e quello a “Sostegno per le famiglie in difficoltà” sono continuati anche se in tono minore rispetto agli anni precedenti, sempre perché noi possiamo donare solo in base a quanto ci viene donato.
Per i “Progetti minori” mi piace ricordare l’aiuto a Padre Razzu per le piccole scuole di Brousse, a Monsignor Benjamin per la scuola nel quartiere di Tanakidy, a Suor Noeline per i corsi di cucito e di lavorazione della rafia per le mamme di Ihosy, ed anche la sostituzione dei pannelli fotovoltaici
nella missione di Beraketa.e come dimenticare la nostra mitica Sr. Maria, è vero che è andata in pensione, ma continua ad aiutare poveri, famiglie e bambini con l’entusiasmo e l’amore di sempre.
Ed ora eccoci al nostro ultimo grande progetto che tutti voi già conoscete: LA CASA DELLA GIOIA.
Scrivevamo lo scorso anno:
"vorremmo che diventasse una vera Casa famiglia per tanti bambini poveri, abbandonati, orfani, ma anche per bambini le cui famiglie stanno vivendo un momento particolarmente difficile dove per loro tenere un bambino significherebbe votarlo a morte sicura, come è il caso di Isabella, di Tsimiova ecc.. Ma se riusciremo a trovare i fondi necessari per le importanti opere di ristrutturazione degli edifici realizzeremo il “sogno” di poter dare amore e ospitalità e un futuro a tanti altri bambini."
Bene, questo “sogno” adagio adagio si sta realizzando, i bambini per ora sono 25, il personale 5 persone più la responsabile della casa. Tutte le pratiche burocratiche sono state espletate, ci è stato accordato, dal tribunale dei minori, il permesso per un anno, dopo di che verranno a controllare se i lavori proseguono bene. Se tutti i bambini staranno bene, ci sarà il rinnovo del permesso per un altro anno e sarà così fino a quando tutti i lavori non saranno terminati…burocrazia malgascia…..
Lo scorso mese di ottobre tutti i bimbi hanno iniziato a frequentare la scuola materna e i più grandi sono entrati in classe prima, in una scuola cattolica gestita da una congregazione religiosa che è a circa 100 metri dalla Casa quindi facilmente raggiungibile anche per i piccoli.
Intanto i lavori proseguono come da progetto con la demolizione di alcuni edifici e la costruzione in primis della nuova cucina, perché per ora si cucina alla malgascia sulla veranda. Si proseguirà mettendo mano ai servizi igienico -sanitari e poi ai dormitori, refettorio lavanderia ecc.
Potrete seguire l’avanzamento dei lavori visitando il nostro sito che terremo sempre aggiornato, anche per quanto riguarda la raccolta fondi per questo progetto.
Le parole di Madre Teresa con cui lo scorso anno avevo chiuso la mia relazione mi sembrano quest’anno più attuali che mai e quindi ve le voglio riproporre:
Il bene che fai | Quello che hai costruito | La gente che hai aiutato |
Credo che queste parole si commentino da sole: continueremo in questa ottica, confidando nella divina Provvidenza e con la certezza di avere tanti amici che ci aiutano e grazie a tutti voi che ci sostenete e ci date fiducia e coraggio per andare avanti.
La Presidente
Graziella Piccinin
Allegati:
La storia di Eugene, sua mamma Ivona e sua zia Marovavy. Ivona oggi lavora alla casa della Gioia e può così stare col suo bambino e con sua sorella ...